Denaro bancario - Che cos'è, definizione e concetto

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Denaro bancario - Che cos'è, definizione e concetto
Denaro bancario - Che cos'è, definizione e concetto
Anonim

La moneta bancaria è quel denaro depositato dalle persone nelle banche sotto forma di diversi prodotti bancari, principalmente depositi.

La moneta bancaria non include il contante in circolazione, ma include denaro liquido nelle mani del pubblico che è depositato in conti con disponibilità immediata e depositi bancari.

L'importanza del denaro in banca

Il denaro trattenuto in depositi a vista consente alle banche di concedere prestiti utilizzando i depositi dei propri clienti, aumentando così la quantità di denaro nell'economia.

La moneta bancaria consente alle banche di creare più denaro perché le persone con conti correnti non ritirano i loro depositi contemporaneamente e, a loro volta, le banche sono costrette a mantenere solo una frazione dei depositi totali come rapporto. Poiché questo comportamento è lo stesso per tutti i clienti, le banche possono stimare quanto è il capitale minimo che possono sempre avere.

Coefficiente di riserva legale della moneta bancaria

La Banca Centrale determina questa percentuale. In altre parole, la quota di depositi pubblici che gli istituti finanziari devono detenere sotto forma di liquidità (contante o riserve presso la Banca Centrale) per poter far fronte ai prelievi di contante.

L'importo totale del denaro bancario generato dalle istituzioni finanziarie è determinato dal moltiplicatore del denaro bancario:

Dove 'c' è il rapporto di cassa.

Esempio di creazione di denaro in banca

Immaginiamo che una banca riceva un deposito da un cliente di 5.000 euro. Una parte di questi soldi verrà lasciata nella cassetta per provvedere ad eventuali prelievi di fondi (diciamo 500 euro) e il resto verrà utilizzato per concedere crediti (4.500 euro).

Parte dell'importo di questi crediti ritorna agli istituti finanziari sotto forma di nuovi depositi bancari.

Ad esempio, l'azienda che ha ricevuto il prestito di 4.500 euro lo utilizza per acquistare un'auto. Il venditore riceve il denaro da questa vendita e lo deposita sul suo conto corrente.

La banca con cui lavora questo venditore ha un nuovo deposito di 4.500 euro e, come nel caso precedente, lascerà una parte nella cassetta (ad esempio 450 euro) e utilizzerà il resto (4.050 euro) nella concessione di nuove crediti.

Si vede che un primo versamento di 5.000 euro ha messo in moto un meccanismo che ha portato a depositi oggi pari a 9.500 euro (i 5.000 iniziali e 4.500 dalla seconda operazione). E il processo continua a ripetersi.

In breve, il funzionamento degli enti finanziari porta a moltiplicare il valore dei depositi (creano moneta bancaria).