Lavoratore part-time - Che cos'è, definizione e concetto

Sommario:

Anonim

Il lavoratore part-time è colui che non lavora a tempo pieno, cioè lavora meno di quanto stabilisce la legge, che è una giornata lavorativa intera.

Per capire bene cos'è un lavoratore part-time, bisogna capire cos'è un lavoratore a tempo pieno. I lavoratori a tempo pieno sono coloro che hanno la giornata lavorativa massima stabilita dal legislatore.

Con un esempio si capirà meglio: se la normativa stabilisce che la giornata lavorativa massima è di 40 ore settimanali, i lavoratori a tempo pieno sono quelli il cui orario di lavoro è di 40 ore settimanali. Pertanto, i lavoratori a tempo parziale sono quelli il cui orario di lavoro è inferiore a 40 ore settimanali. In breve, possono essere lavoratori part-time sia coloro il cui orario di lavoro è di 15 ore settimanali, sia coloro il cui orario di lavoro è di 30 ore settimanali.

Diritti e doveri dei lavoratori a tempo parziale

I diritti e gli obblighi dei lavoratori a tempo parziale sono gli stessi dei lavoratori a tempo pieno. Cioè, il lavoratore a tempo parziale non può avere meno diritti o meno obblighi di un lavoratore a tempo pieno. Con un'eccezione, la retribuzione.

Di solito, le leggi sul lavoro e i contratti collettivi stabiliscono la retribuzione dei lavoratori a tempo pieno. Da qui si ricava la retribuzione del lavoratore part-time, in proporzione all'orario di lavoro rispetto al tempo pieno.

Contratto di lavoro

Esempio di lavoro part-time

Diamo un'occhiata a un esempio pratico di confronto tra lavoratore a tempo pieno e lavoratore a tempo parziale. Immaginiamo che il diritto del lavoro stabilisca che la giornata lavorativa a tempo pieno sia di 40 ore settimanali e la retribuzione sia di 1.000 unità monetarie. Viene inoltre stabilito il diritto dei lavoratori a due mensilità aggiuntive e l'obbligo di frequentare il lavoro, con un massimo di 2 assenze mensili. Incontriamo un lavoratore a tempo pieno e un lavoratore che lavora 28 ore alla settimana.

Sia i lavoratori a tempo pieno che quelli a tempo parziale hanno diritto a due indennità extra e all'obbligo di frequenza, come stabilito dal diritto del lavoro, indipendentemente dalla loro condizione. Per quanto riguarda la retribuzione, ci sono differenze tra i due lavoratori:

  • Lavoratore a tempo pieno: Il loro orario di lavoro è di 40 ore settimanali, che equivale a 1.000 unità monetarie.
  • Lavoratore part-time: La giornata lavorativa di questo lavoratore è di 28 ore settimanali, che equivale al 70% della giornata lavorativa a tempo pieno. Ciò fa sì che la loro retribuzione sia l'equivalente del 70% della retribuzione a tempo pieno. Poiché quest'ultimo è di 1.000 unità monetarie, quella del lavoratore part-time è di 700 unità monetarie (70% di 1.000).

Ciò rende possibile la presenza di lavoratori con una retribuzione inferiore alla retribuzione minima interprofessionale. Questa situazione non può mai verificarsi nei lavoratori a tempo pieno.