Società del Lavoro - Che cos'è, definizione e concetto

Sommario:

Anonim

Una società di lavoro è una società in cui la maggior parte del capitale è di proprietà dei propri lavoratori, che forniscono i loro servizi retribuiti direttamente, personalmente e a tempo indeterminato.

Esistono diversi tipi di società a seconda della struttura del capitale, del numero di dipendenti, della responsabilità dei soci e persino della proprietà del capitale, sebbene esistano anche modalità miste che scelgono criteri tra tutti.

È il caso delle imprese del lavoro, dove la maggioranza del capitale sociale (oltre il 51%) deve essere in mano ai propri lavoratori, dipendenti che offrono i propri servizi all'impresa di cui fanno parte. In questo stesso caso, il capitale della stessa, anche se sempre in modo minoritario, può essere di proprietà di soci capitalisti, cioè hanno una partecipazione nella società ma non prestano la loro opera.

Questo tipo di personalità giuridica nasce come conseguenza della promozione dell'occupazione sociale e degli incentivi nelle imprese familiari e nelle piccole imprese, poiché assume caratteristiche di cooperative e società per azioni.

Caratteristiche generali della società del lavoro

Esistono due tipi di società di manodopera, le società a responsabilità limitata e le società a responsabilità limitata, ciascuna con i requisiti usuali della SA e della SL, ma con alcune caratteristiche differenzianti comuni a entrambe:

  • Almeno il 51% del capitale deve essere nelle mani dei lavoratori dell'azienda.
  • Nessuno dei soci deve possedere più di un terzo (33%) del capitale, salvo che si tratti di un ente o di una pubblica amministrazione, nel qual caso sarà del 50%
  • Il capitale è suddiviso in partecipazioni sociali o azioni nominative. Questi possono essere:
    • Classe operaia: di proprietà dei soci lavoratori.
    • Classe generale: di proprietà di soci non lavoratori.
  • C'è un diritto di prelazione sull'abbonamento. Pertanto, in caso di abbandono di un socio, l'offerta sulla quota ricadrà prima tra i lavoratori non tesserati, seguiti dai lavoratori tesserati, dai tesserati non lavoratori ed infine dai lavoratori interinali.
  • Le aziende del lavoro hanno incentivi fiscali, come un'imposta sulle società più vantaggiosa, nonché l'obbligo di avere riserve annuali per il 10% degli utili.