La vigilanza bancaria in Europa spetta all'MVU, che è l'unico meccanismo di vigilanza dell'Unione europea, e al meccanismo di risoluzione unico. A sua volta, l'MVU è composto dalla Banca centrale europea e dagli organi di vigilanza bancaria di ciascuno Stato membro.
L'origine di questo meccanismo regolamentare si basa sull'esperienza del passato a causa della crisi di liquidità e del rischio sistemico delle banche e di come questo abbia influenzato l'economia nel suo complesso. La Banca Centrale Europea ha il compito di indirizzare la politica economica e monetaria dell'UE e vigilare sulle banche, stabilendo un approccio comune con misure di vigilanza armonizzate attraverso il controllo e il rispetto delle normative e degli standard economici.
Competenze della Vigilanza bancaria
La vigilanza bancaria è costituita da una rete di controllo in cui intervengono la BCE, l'SSM, gli organi di vigilanza dei paesi membri e il Meccanismo di regolamentazione unico. Tra i poteri di vigilanza bancaria si segnalano i seguenti:
- Studio delle licenze bancarie.
- Ispezioni e controlli rigorosi, in molti casi in loco.
- Valutazione di Fusioni e Acquisizioni bancarie, nonché cessione di importanti partecipazioni di enti.
- Garantire la conformità alle normative UE nel settore bancario.
- Aumentare le dotazioni patrimoniali e le riserve minime a copertura dei rischi finanziari.
Soggetti vigilati dalla vigilanza bancaria
La vigilanza bancaria prevede due forme di intervento:
- Diretto: La BCE vigila su 123 enti significativi sottoposti al vaglio di gruppi di vigilanza o GVC, rappresentati da esperti della BCE e delle autorità di vigilanza nazionali.
- Suggerimento: Quelle entità controllate dalle autorità di vigilanza nazionali in collaborazione con la BCE. La BCE può in qualsiasi momento esercitare un'influenza diretta su questo tipo di vigilanza, al fine di garantire il rispetto dei più elevati standard di controllo e ispezione.
Paesi che partecipano alla Vigilanza Bancaria
I paesi che partecipano alla Vigilanza bancaria sono quelli che appartengono all'UE e quegli altri paesi che, pur non avendo la moneta euro, vogliono partecipare volontariamente cooperando con la BCE attraverso quello che viene chiamato un memorandum d'intesa.