Aumenta il tasso di risparmio in Spagna, si teme una nuova crisi?

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Anonim

Il tasso di risparmio per il secondo trimestre del 2019 è aumentato al 13,3%. Si tratta del più alto livello di risparmio dal primo trimestre del 2010. Qual è il motivo? Miglioramento del reddito disponibile o paura di una nuova crisi?

Basta guardare i dati di Eurostat, l'ufficio statistico dell'Unione europea, per rendersi conto che il tasso di risparmio è aumentato notevolmente nelle famiglie spagnole. Le pessime prospettive economiche sembrano essere la causa dell'aumento del risparmio, anche se è vero che ci sono altri fattori che spiegherebbero anche questa tendenza.

Iniziamo spiegando cos'è il tasso di risparmio. Ebbene, questo indicatore mostra la percentuale di reddito che i cittadini si riservano dopo aver soddisfatto i propri bisogni. L'aumento del tasso di risparmio è spiegato da due ragioni:

  • Il primo di questo sarebbe la decisione degli individui di ridurre il loro consumo.
  • L'altra possibilità sarebbe che, a fronte di un aumento del reddito disponibile, con il fabbisogno di consumo soddisfatto, aumenti la percentuale di reddito destinata al risparmio.

Effetti sul prodotto interno lordo (PIL)

Un certo senso di pessimismo economico aleggia nell'atmosfera. Si tracciano orizzonti complicati e, normalmente, i consumatori, di fronte all'incertezza o alle scarse prospettive, optano per il risparmio, che è quello che è noto come “effetto precauzionale”. In questo modo, le famiglie scelgono di ridurre i loro consumi aggiuntivi o di smettere di investire in beni durevoli come le automobili.

Tuttavia, un aumento del risparmio a scapito del consumo può essere un duro colpo per la crescita economica. I consumi privati ​​sono una componente fondamentale del PIL spagnolo. In questo senso, i consumi privati ​​rappresentano fino al 56% del PIL. In altre parole, senza consumo non c'è crescita economica. È chiaro che il calo dei consumi può essere un duro colpo non solo per l'economia spagnola, ma anche per quella europea.

Il pensiero di molti va al passato, alla dura crisi scoppiata nel 2008. Anche se è vero che ci si aspetta che, invece di una forte recessione, si tratterà di un rallentamento economico o di una stagnazione.

Se i consumi sono diminuiti, perché il PIL spagnolo continua a mostrare cifre positive? Nonostante il calo dei consumi interni, la spesa pubblica (18,7% del Pil) e le esportazioni nette hanno contribuito a "mantenere lo slancio". Tuttavia, va chiarito che il saldo positivo delle esportazioni nette (differenza tra esportazioni e importazioni) è spiegato da una diminuzione delle esportazioni a causa della minore domanda interna spagnola.

Per quanto riguarda l'aumento del risparmio, troviamo spiegazioni basate su fattori positivi e negativi. Uno degli aspetti positivi è che, seppur a un ritmo più lento, la creazione di posti di lavoro continua, consentendo un aumento del reddito disponibile dei cittadini. Al contrario, l'altra faccia della medaglia, come abbiamo già sottolineato, è la paura di un contesto economico incerto con la guerra commerciale e la Brexit sullo sfondo. Senza dimenticare, sì, il conflitto catalano che colpisce direttamente la Catalogna e, quindi, l'economia spagnola. Così, di fronte a scenari poco lusinghieri, sono molti quelli che ricorrono all'investimento in prodotti a reddito fisso e debito sovrano.

L'effetto dei tassi di interesse negativi

Al di là degli effetti sul PIL, un altro aspetto da tenere in considerazione sono i tassi di interesse. Attualmente, la Banca centrale europea sta perseguendo una politica di tassi di interesse negativi. Lo scopo di questa misura è ottenere un credito fluido, stimolare i consumi e incoraggiare gli investimenti attraverso bassi tassi di interesse.

Ma questo tipo di misure può produrre effetti contrari a quelli desiderati. I bassi tassi di interesse possono essere visti come un'indicazione che si avvicinano tempi difficili per l'economia e, quindi, sono molti quelli che, per precauzione, ricorrono al risparmio.

Anche così, c'è chi difende che tassi di interesse negativi o molto bassi possono incoraggiare il risparmio. I sostenitori di questa teoria affermano che, data la bassa redditività degli strumenti a reddito fisso, gli individui lo compensano destinando una percentuale maggiore al risparmio.