I titoli antidiluitivi sono quelli che aumentano l'utile per azione (EPS) di una società quando sono conteggiati come titoli ordinari. Questo, nonostante il numero di partecipazioni sia in aumento.
Questo accade con gli strumenti finanziari che, quando vengono convertiti in azioni ordinarie, aumentano gli utili da distribuire tra gli investitori. Per spiegarlo graficamente, il numero di pezzi in cui deve essere divisa la torta è maggiore. Tuttavia, allo stesso tempo, la torta è più grande.
A questo punto va spiegato che esistono titoli convertibili, ovvero obbligazioni o azioni privilegiate trasformabili in azioni ordinarie. In questo modo diventano negoziabili nel mercato finanziario.
Esempio di titoli antidiluizione
Supponiamo che un'impresa realizzi un utile netto di $ 10.000 e abbia una media di 200 azioni ordinarie in circolazione. Dispone inoltre di 100 azioni privilegiate (convertibili), che pagano un dividendo di 40 dollari ciascuna.
L'utile per azione verrebbe quindi calcolato come segue: (10.000-100 * 40) /200=6.000/200= $ 30
Tuttavia, se le azioni in circolazione fossero convertite in azioni ordinarie, l'EPS, che in questo caso sarebbe l'EPS diluito, sarebbe mostrato di seguito: (10.000 / (200 + 100)) = $ 33,33
Pertanto, nell'esempio riportato, le azioni privilegiate sono titoli antidiluitivi.
Usi del termine antidiluitivo
Ci sono diversi usi del termine antidiluitivo. Ad esempio, è una caratteristica di alcune operazioni come il ritiro di azioni ordinarie, il cui risultato è la distribuzione dell'utile netto tra un numero inferiore di azioni.
Inoltre, alcune decisioni aziendali possono essere antidiluitive, ad esempio se una società ne acquisisce un'altra attraverso l'emissione di azioni ordinarie. Questo, a patto che il valore aggiunto dell'operazione compensi l'aumento del numero delle azioni.
Un altro uso del termine antidiluitivo è quello riferito ai diritti patrimoniali, quando l'azionista ha il potere di acquisire più titoli della società. Se ciò non fosse possibile, l'eventuale emissione di nuove azioni ridurrebbe la percentuale di partecipazione dell'investitore.
