Il socialismo di mercato si riferisce a un'economia pianificata centralmente che utilizza il meccanismo del libero mercato per l'allocazione delle risorse in determinati settori economici o in determinate condizioni.
Nel socialismo di mercato, lo Stato si riserva il controllo dei settori che considera di importanza strategica (come le telecomunicazioni, l'energia, ecc.), ma consente la libera interazione della domanda e dell'offerta in altre attività economiche.
Un'ulteriore alternativa è che lo Stato consenta che un mercato sia governato dalle forze della domanda e dell'offerta una volta soddisfatte determinate quote di produzione che sono sotto il suo controllo.
Ad esempio, lo Stato può consentire agli agricoltori di vendere la loro produzione di mele sul mercato dopo aver rispettato la consegna allo Stato, o vendere a un prezzo controllato, una certa quantità (ad esempio 500 chili al mese).
Economia pianificataCaratteristiche del socialismo di mercato
Le caratteristiche fondamentali del socialismo di mercato sono:
- Lo Stato controlla settori economici strategici: energia, trasporti, telecomunicazioni, banche, ecc. In alcuni casi, un certo gruppo di aziende può essere autorizzato a competere in questi settori, ma in base a normative imposte dallo Stato (controllo dei prezzi, limiti a determinati comportamenti, ecc.)
- Incentivi fiscali e libertà nell'assunzione di lavoratori sono spesso offerti per incoraggiare l'imprenditorialità e gli investimenti.
- I produttori di determinati settori devono rispettare le quote di produzione (che consegnano al governo) e possono quindi vendere le loro eccedenze sul mercato.
- Cerca di attirare investimenti stranieri.
- Si promuove l'investimento misto, cioè la combinazione di capitale nazionale ed estero.
Origine del concetto
Le origini del concetto di socialismo di mercato si possono trovare nell'opera di Oscar Lange "The Economic Theory of Socialism" pubblicata nel 1937, in cui viene proposto un sistema in cui i mezzi di produzione sono sotto il controllo statale mentre il lavoro e le risorse sono sotto il controllo statale. beni o servizi di consumo sono allocati attraverso il meccanismo di mercato.
Tuttavia, vale la pena ricordare che, prima del lavoro di Lange, altri autori avevano già menzionato l'idea di incorporare elementi dell'economia di mercato nel socialismo. Tra questi autori ci sono: John Stuart Mill, Pierre-Joseph Proudhon o Eduard Bernstein.
Esempi di socialismo di mercato
Ecco alcuni esempi di economie che hanno applicato il socialismo di mercato in una certa misura:
- Nell'Unione Sovietica degli anni '20 con la cosiddetta “Nuova Politica Economica”.
- In Jugoslavia negli anni '50 con il cosiddetto socialismo autogestito.
- Nella Repubblica Popolare Cinese dopo le riforme di Deng Xiaoping negli anni '70.