Propensione marginale al risparmio

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Propensione marginale al risparmio
Propensione marginale al risparmio
Anonim

La propensione marginale al risparmio misura la parte di reddito che va a risparmiare o investire quando il reddito aumenta di una unità.

In altre parole, la propensione marginale al risparmio misura la parte che i consumatori, siano essi organizzazioni, individui o territori, dedicano al risparmio quando il loro reddito cresce. È un indicatore, tra l'altro, del livello di sviluppo di una società, poiché poiché una società gode di un più alto livello di sviluppo economico, destinerà una parte maggiore del reddito al risparmio o all'investimento, avendo tutti i consumi possibili, che è l'altra parte a cui è dedicato il reddito.

Questo rapporto è un indicatore della distribuzione del reddito disponibile, quindi se la propensione marginale al risparmio è intorno a 0,25, significa che ad ogni aumento di reddito, l'individuo spende il 25% per il risparmio. Nel frattempo, il restante 75% andrebbe al consumo.

Il termine marginale si riferisce a movimenti (aumenti o decrementi) di variabili economiche, in questo caso reddito. In questo modo è possibile chiarire fino a che punto un individuo, un'organizzazione o un paese utilizza la crescita del reddito.

Formulazione

La funzione di consumo aggregato è:

dove:

C: Spesa dei consumatori

Y: reddito disponibilepos

a: Consumo autonomo

c = 1 - s: Propensione marginale al consumo o, in altri termini, la parte di aumento del reddito destinata al consumo.

In questo caso, poiché sono valori marginali, cioè incrementi per unità, risolviamo per c.

c: C / Y = a / Y + c

e a sua volta abbiamo che C / Y = a / Y + (1-s), poiché c = 1-s

Sostituiamo 1-s a c, dove s è la propensione marginale al risparmio, cioè quella parte di aumento del reddito che non dedichiamo al consumo, tale che Y = C + S (dove S è il reddito destinato al risparmio ), e per calcolare gli aumenti di canone per unità usiamo la seguente espressione:

dove sono gli incrementi delle variabili in una unità.

Infine, sostituiamo nuovamente in modo che risparmio e consumo si sommino al reddito totale (1 = ΔC / ΔY + ΔS / ΔY), arrivando alla conclusione iniziale di 1 = c + s, dove s è la propensione marginale al consumo.

Moltiplicatore di spesa