Accumulazione del capitale - Che cos'è, definizione e concetto

L'accumulazione di capitale si riferisce all'accumulazione di beni capitali, capitale finanziario e capitale umano.

Uno dei primi economisti a fare riferimento al concetto fu Adam Smith nel suo libro La ricchezza delle nazioni. Nel suo lavoro ha spiegato perché alcuni paesi erano ricchi e altri no.

Una delle spiegazioni che ha dato è stata quella dell'accumulazione del capitale o della ricchezza. In altre parole, se una nazione salvasse e investisse, a poco a poco diventerebbe più ricca. Avendo sempre più macchine (beni strumentali), più risparmi (capitale finanziario) e più istruzione (capitale umano), sarebbe in grado di produrre di più e meglio.

Plusvalenza

L'accumulazione del capitale di Marx

Quasi un secolo dopo, il famoso economista Karl Marx avrebbe dato una svolta al concetto. In questo caso, Marx stava correndo l'opposto di Smith. Marx sosteneva che la disuguaglianza nel mondo e lo sfruttamento dei lavoratori avevano a che fare con l'accumulazione del capitale.

Karl Marx ha definito l'accumulazione del capitale come l'accumulazione originaria o primitiva del capitale. Secondo i suoi scritti, ha plasmato il processo che precede il sistema capitalista. Marx sosteneva che questa accumulazione fosse responsabile della separazione dei mezzi di produzione e dei produttori diretti.

Secondo Marx, l'accumulazione del capitale è stata seguita da:

  • Fallimento dei contadini: Hanno smesso di possedere terreni agricoli.
  • Concentrazione di ricchezza: Tutta la ricchezza era concentrata in pochi.

Sia Marx che Adam Smith sono noti per questo concetto. Ma, forse, l'influenza di Karl Marx è stata maggiore nel secolo scorso.

Prospettive differenti

Nel corso della storia il concetto si è evoluto. E, insieme al concetto, i diversi pensieri e teorie al riguardo. La storia del pensiero economico divide due posizioni riguardo a questo fatto:

  • economisti liberali: Pensano che sia il motore della crescita economica. Risparmio e investimento sono elementi chiave nello sviluppo dei paesi. Finché è mantenuto a livelli ottimali, è una delle chiavi per il progresso della società. Non credono che ci sia una concentrazione di capitale.
  • Economisti anticapitalisti: Pensano che l'accumulo di ricchezza produca solo disuguaglianza e povertà. Il capitale va investito ma a favore di tutti. Credono nella concentrazione del capitale.

Tra queste due posizioni radicali e opposte ci sono molti punti di mezzo. Molti autori ed economisti che hanno raccolto il suo pensiero a riguardo. Ognuno, sì, con sfumature che lo rendono peculiare.