VaR per Montecarlo - Cos'è, definizione e concetto

Monte Carlo VaR è un metodo di stima del VaR (Value at Risk) che utilizza un software informatico per generare centinaia o migliaia di possibili risultati sulla base dei dati iniziali inseriti dall'utente.

I risultati ottenuti sono ordinati dalla redditività più alta alla più piccola come nel calcolo del VaR con il metodo storico. Successivamente, identifichiamo il 5% dei dati con i rendimenti più bassi e il più alto di quel 5% di rendimento più basso sarà il VaR. I dati sono solitamente presentati graficamente per avere una migliore visualizzazione dei risultati e della loro frequenza.

Il principale vantaggio della stima del VaR con il metodo Monte Carlo è a sua volta il suo principale svantaggio, poiché a seconda dei dati iniziali inseriti, si genererà una serie di ipotesi che guideranno i risultati (path dependency o dipendente dal percorso scelto). Data la complessità di Montecarlo, si può avere un falso senso di affidabilità, ma se i dati inseriti (input) non sono corretti, le informazioni non saranno attendibili. Nonostante ciò, di solito è più accurato del metodo VaR parametrico.

Simulazione Monte Carlo

Esempio di VaR con il metodo Monte Carlo

Immaginiamo che dopo aver generato 100 risultati diversi dal programma del computer (normalmente se ne usano di più, ma ne useremo 100 per facilitare l'esempio), e ordinando i valori ottenuti dal più alto al più basso, otteniamo che i cinque peggiori siano i seguenti :

-15,25%, -12,75%, -10,85%, -10,05%, -8,75%

Se vogliamo calcolare il VaR al 95% di confidenza, dobbiamo scegliere il 5% con i risultati peggiori. Scegliamo quindi il quinto peggior risultato (5% su 100) dell'intero periodo, che è -8,75%. Se assumiamo che l'investimento in questo asset sia di 1 milione di euro, il VaR del 5% sarà di 87.500 euro, ovvero c'è una probabilità del 5% di perdere almeno 87.500 euro e una probabilità del 95% che questa perdita sia inferiore. L'azienda, dunque, dovrà tenere conto che cinque mesi su 100 perderanno almeno 87.500 euro, oppure che uno ogni 20 mesi perderà almeno 87.500 euro.