Capitalista - Che cos'è, definizione e concetto

Capitalista è un termine che si riferisce all'agente economico che controlla o possiede i fattori di produzione per produrre ricchezza. È anche quella persona che è in sintonia con il sistema capitalista o il capitalismo.

Il capitalista è quella persona che, contando sul fattore capitale, controlla i mezzi ei fattori per produrre ricchezza in un'economia. La figura non è nata con il capitalismo. Un sistema che dava la priorità al fattore capitale rispetto ad altri fattori di produzione, come il lavoro o la terra. Il termine, in un altro senso, si riferisce anche a una persona che partecipa o mostra simpatia per il sistema capitalista, anche se non possiede né controlla il capitale.

In questo modo, il capitalista è, da un lato, l'investitore che possiede il capitale. Allo stesso tempo, d'altra parte, quella persona che mostra una chiara simpatia per il capitalismo e il libero mercato.

Origine del termine capitalista

Sebbene il capitalismo sia sorto durante la preindustrializzazione del diciassettesimo secolo, il termine capitalista iniziò ad essere usato prima della comparsa del sistema. Già a metà del Cinquecento è noto l'uso del termine "capitalista". Il primo utilizzo è dovuto allo scrittore inglese Arthur Young. Il quale, nella sua opera "Viaggi in Francia negli anni 1787, 1788, 1789", pubblicata nel 1792, usa il termine per riferirsi a coloro che, nel sistema economico, possedevano capitali.

Per il marxismo, promosso da Karl Marx, è quella persona di classe privilegiata che controlla i mezzi di produzione. In altre parole, gli imprenditori che, approfittando di questa situazione eccezionale, assumono il capitale come principale fattore di produzione, con il quale, in seguito, sfruttano il proletariato.

David Ricardo usa il termine anche nella sua opera principale sull'economia politica “Principi di economia politica e tassazione”. Qui l'economista classico usa il termine per riferirsi a coloro che, essendo della classe dirigente, sono proprietari privati ​​dei mezzi di produzione.

Adam Smith si riferisce anche all'uso del termine capitalista per rivolgersi agli imprenditori. Per Smith, l'imprenditore è il capitalista, poiché è lui che genera profitti attraverso il capitale investito.

La parola iniziò ad avere un maggiore uso nel linguaggio economico dopo il XVIII secolo, quando la rivoluzione industriale e l'avanzata del capitalismo riuscirono a modellare il sistema economico e sociale dei diversi territori.

Origine del capitalismo

Critica del capitalista

Nel corso della storia diversi autori, tra i quali spicca Karl Marx, hanno criticato aspramente la figura del capitalista. Per Marx e questi autori, il capitalista è colui che, approfittando di un vantaggio ereditato, possedeva il capitale e, con esso, i fattori di produzione.

Per Marx questo possesso di capitale serviva in modo perverso e malvagio a sfruttare il proletariato, appropriandosi dei benefici che, per l'autore, corrispondevano all'operaio.

Tuttavia, questa figura è stata fortemente difesa nel corso della storia anche da altri autori. Economisti come Adam Smith, David Ricardo, così come quegli economisti della scuola classica hanno difeso la figura del capitalista.

Da queste discrepanze, nel corso della storia è sorto un intenso dibattito sulle prestazioni del capitalismo e del capitalista.

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