La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani è un documento che stabilisce i diritti che non possono essere violati da nessuna nazione in nessuna circostanza. Oltre a promuoverne la conformità.
Questa Dichiarazione è stata adottata e proclamata dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 10 dicembre 1948 a Parigi. È un testo che ha un preambolo e 30 articoli. Più di 50 Stati membri hanno partecipato alla sua preparazione. E la sua approvazione è stata effettuata con 48 voti favorevoli, 8 astenuti e 0 contrari, oltre a due assenti.
La Dichiarazione mira a porre fine a tutte le atrocità umanitarie che sono state perpetrate nel corso degli anni, soprattutto dopo la seconda guerra mondiale. Come afferma il suo preambolo, è essenziale che i diritti umani siano protetti dalla legge, contro la tirannia e l'oppressione. Inoltre, gli Stati membri devono promuovere questi diritti attraverso l'insegnamento e l'istruzione.
Il primo antecedente di questa dichiarazione si trova nella Costituzione francese del 1791. Il suo preambolo è la Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino, che sancisce per la prima volta questo tipo di diritti universali. Che, concedono certe libertà ai comuni cittadini.
Nel suo contenuto vi sono diritti come il divieto di tortura, la libera circolazione nel territorio nazionale, il riconoscimento della proprietà, il diritto alla vita e alla libertà, ecc. Sono diritti che hanno ispirato numerose costituzioni, essendo questa dichiarazione una guida di riferimento per quanto riguarda i diritti fondamentali.
Violazione dei diritti umani
Ma in pratica, vediamo che non tutti i paesi che appartengono all'Organizzazione delle Nazioni Unite rispettano la Dichiarazione.
Ci sono accuse contro numerosi Stati membri per violazione dei diritti umani. Alcuni di loro sono:
- Cuba per le sue discriminazioni e violenze contro alcuni settori della popolazione.
- Venezuela per la sua involuzione democratica.
- USA per aver eseguito metodi di tortura contro alcuni criminali.
- Inoltre, paesi come la Siria, la Somalia o lo Yemen, tra gli altri, sono stati avvertiti dello sviluppo di gruppi terroristici.
