Decremento - Che cos'è, definizione e concetto

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Anonim

Il decremento è la variazione negativa registrata dal valore numerico in una variabile. Questo, in un certo periodo di tempo.

Ovvero, una diminuzione è la circostanza in cui, in campo economico, diminuisce il valore attribuito a un indicatore come un prezzo, il prodotto interno lordo (PIL), il tasso di interesse o altro.

Si precisa che il decremento può essere calcolato con precisione solo quando la variabile in esame è quantitativa. Cioè, se ha un valore numerico.

Allo stesso modo, vale la pena dire che una diminuzione si verifica solo quando la variabile di studio è cambiata nel tempo. Inoltre, se tale variazione fosse positiva, saremmo di fronte ad un aumento.

Un altro aspetto da tenere in considerazione è che l'effetto di una diminuzione è relativo. Ad esempio, se ci riferiamo al prezzo di un prodotto, una diminuzione favorisce il consumatore, ma implica un minor reddito unitario per il venditore.

Origine della parola decremento

A livello etimologico, il termine decrement deriva dal latino “decrementum”. Questa, a sua volta, è costituita dal prefisso “de”, che implica un'inversione o una negazione del resto della parola; dal verbo “crescere”, che significa crescere o aumentare, e dal suffisso “mentum”, che si riferisce a un risultato.

Secondo il suo significato in senso lato, una diminuzione può essere di volume, quantità o intensità. In quest'ultimo caso potremmo misurare, ad esempio, l'intensità del suono o il volume in decibel.

Esempio di decremento

Immaginiamo che in un'azienda tessile le vendite siano state di 170.000 euro nel 2016. Tuttavia, nel 2017, i ricavi sono stati pari a 157.000 euro.

Quindi, per calcolare il decremento, in termini percentuali, potremmo utilizzare la seguente formula:

(VF-VI) / VI

VF: Valore finale

VI: valore iniziale

157.000-170.000/170.000= -0,0765= -7,65%

Ciò significa che le vendite dell'azienda sono diminuite da un anno all'altro di 13.000 euro, pari al 7,65%.