I Bilanci Generali dello Stato, un percorso che richiederà molta trattativa

Sommario

L'approvazione del bilancio dello Stato non sarà facile, dal momento che il governo spagnolo non ha una maggioranza parlamentare. Sarà necessaria un'intensa trattativa con gli altri partiti politici per poter fare i conti pubblici del 2017. La posta in gioco nei Bilanci Generali dello Stato è molto: pensioni, sanità, politiche agricole, spesa per la ricerca e pagamento del debito pubblico, tra altri. Successivamente, sveliamo come vengono distribuite le spese delle pubbliche amministrazioni.

Di recente, il ministro delle Finanze, Cristóbal Montoro, ha presentato al Congresso i bilanci generali dello Stato per il 2017. Una volta esposte le previsioni di spesa e di reddito, si svolgerà in Aula un dibattito prima dell'approvazione dei bilanci dello Stato.

I contribuenti si chiedono a cosa siano destinati i soldi che pagano con le tasse. Rispondendo a queste domande troviamo tre voci di spesa che spiccano nei bilanci: spesa sociale, disoccupazione e pagamento degli interessi sul debito.

Evidenzia che la sezione a cui lo Stato dedicherà più risorse sarà il pagamento delle pensioni (oltre 139.000 milioni di euro). La spesa per le pensioni è aumentata del 3,1% rispetto al 2016 e rappresenta il 40% della spesa totale. Troviamo invece le voci dedicate ai sussidi di disoccupazione (circa 18.000 milioni di euro), che sono diminuiti del 6,6%. La spesa per le politiche a favore dell'occupazione aumenterà invece del 5,5% rispetto all'esercizio 2016.

Un altro dei capitoli più eclatanti della spesa pubblica è il pagamento del debito (circa 32.000 milioni di euro), che questa volta scende del 3,9% rispetto al 2016. Ne è prova la progressiva diminuzione del debito pubblico spagnolo. In questo senso è interessante fornire un'informazione, dal momento che su 100 euro, 9,4 serviranno a pagare gli interessi sui debiti.

Il governo ha annunciato la creazione di oltre 500.000 posti di lavoro pubblici nei prossimi anni in settori come l'istruzione, la sanità e la giustizia, quindi, tra l'altro, il budget per l'istruzione, di oltre 2.500 milioni di euro, crescerà dell'1,7%, mentre salute con più di 4.000 milioni di euro, vedrà il suo budget aumentato del 2,3%. La Giustizia, con uno stanziamento di oltre 1.700 milioni di euro, aumenterà la propria spesa del 7,6%.

È sorprendente che il budget per il Ministero della Difesa aumenterà del 32% a causa della spesa per i programmi di armamenti. In totale, la Difesa avrà più di 2.100 milioni di euro da spendere. Continuando con il capitolo militare, la spesa per la ricerca militare diminuirà del 27%, mentre per la ricerca civile crescerà del 4,1%, ricevendo un importo superiore a 6.000 milioni di euro.

Viceversa, voci come agricoltura, pesca e agroalimentare o industria ed energia manterranno stabili gli stanziamenti, ovvero i fondi che riceveranno non varieranno molto rispetto al 2016, mentre la spesa per le infrastrutture diminuirà notevolmente, parliamo di una diminuzione dell'11%. Va notato che la spesa per le infrastrutture è diminuita dall'inizio della crisi nel 2007.

L'obiettivo di questi bilanci è di contribuire al raggiungimento di un tasso di disoccupazione del 16,6% e di una crescita del 2,5% circa, lavorando per ridurre il deficit pubblico. Davanti, c'è un intenso dibattito parlamentare per l'approvazione dei conti pubblici, con uno scenario in cui la negoziazione e il dialogo saranno fondamentali.