Collettivismo - Che cos'è, definizione e concetto

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Collettivismo - Che cos'è, definizione e concetto
Collettivismo - Che cos'è, definizione e concetto
Anonim

Il collettivismo è una dottrina che propone un sistema sociale, politico ed economico in cui i mezzi di produzione devono essere nelle mani dello Stato o della comunità, cioè devono essere beni comuni.

Questa corrente di pensiero implica quindi che la distribuzione di beni e servizi sia controllata da un potere centrale.

Visto da un punto di vista più ampio, come posizione morale e filosofica, il collettivismo privilegia il benessere del gruppo. Questo, in contrasto con gli interessi dell'individuo.

L'opposto del collettivismo è l'individualismo. Questa dottrina dà più importanza agli interessi e ai desideri della persona, ponendoli al di sopra di qualsiasi ordine sociale o statale imposto.

Marx e il collettivismo

Il noto pensatore Karl Marx propose che i mezzi di produzione fossero controllati dal governo. Questo, perché sono la fonte della plusvalenza.

Per Marx, il plusvalore è il plusvalore generato dal lavoro di cui il capitalista si appropria. Così, a costo di mantenere la classe operaia a basso reddito, i proprietari dei mezzi di produzione si arricchirebbero.

Dal pensiero di Marx nasce tutta la dottrina socialista che promuove l'intervento dello Stato per controllare le attività economiche.

Critica del collettivismo

Il collettivismo può essere mostrato come un modo per raggiungere una maggiore equità e giustizia sociale. Tuttavia, lasciando da parte l'interesse individuale per quello collettivo, si deve rinunciare alla libertà sotto molti aspetti.

Ciò che farebbe allora il collettivismo sarebbe soggiogare l'individuo a un gruppo, a quello che si chiama bene comune.