Diritto Canonico - Che cos'è, definizione e concetto

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Diritto Canonico - Che cos'è, definizione e concetto
Diritto Canonico - Che cos'è, definizione e concetto
Anonim

Il diritto canonico è l'insieme delle norme, degli obblighi e dei diritti che regolano i rapporti all'interno e all'esterno dell'istituzione religiosa della Chiesa cattolica.

Sebbene il diritto canonico risalga all'epoca in cui Teodosio II stabilì il cristianesimo come religione ufficiale, l'origine dell'unificazione e della regolarizzazione di questo diritto risale alla compilazione di tutte queste norme da parte di un religioso: Graziano. Questo è stato il primo passo per l'unificazione e la codificazione di questo diritto.

Il diritto canonico è un altro ramo del diritto come il diritto civile, penale o commerciale e che è ancora oggetto di studio nei progetti della carriera legale. Sebbene il diritto ecclesiastico sia stato utilizzato come sinonimo, in Germania questi due concetti cominciarono a essere distinti dal XVI secolo.

La differenza tra diritto ecclesiastico e diritto canonico è che quando parliamo di ecclesiastico ci riferiamo a un diritto di origine statale. D'altra parte, il diritto canonico la sua fonte è di origine divina (sacre scritture, tradizione o leggi emanate da autorità divine). In Spagna, questa scienza del diritto ecclesiastico iniziò a essere coltivata a metà del XX secolo con l'Italia come riferimento. Ma l'impulso definitivo non è stato dato fino alla firma della Costituzione.

Caratteristiche del diritto canonico

Le caratteristiche principali sono:

  • Il diritto canonico è unitario: La Chiesa è una e quindi il suo ordinamento deve essere unico.
  • Universalità: Tale diritto è soggetto a tutte le persone identificate con la propria religione e quindi è rivolto all'intera comunità cattolica. Sebbene le norme possano essere differenziate tra quelle che sono dirette ai fedeli e quelle che sono dirette ai religiosi che compongono la Chiesa.
  • Unico: Il diritto canonico è unico perché non esiste un altro ordine superiore, cioè non esiste una gerarchia come quella che esiste nel diritto statale dove esiste uno standard più elevato (la Costituzione). In questo caso, il diritto canonico non è diviso in gerarchie e non dipende da un ordine superiore.
  • Questo diritto è elastico: Questo diritto ha subito una grande evoluzione sin dal suo inizio e la sua rilevanza nel Medioevo, quindi si adatta al tempo e al luogo, sempre con principi inamovibili di natura divina.
  • È un diritto scritto. Sebbene anche consuetudine.

Le norme scritte che regolano questo diritto sono l'Antico e il Nuovo Testamento, i canoni, che sono le risoluzioni dei concili, i decreti papali e le sentenze dei santi padri. Inoltre, le norme sono pubblicate dal Papa, presso la Santa Sede, attraverso il bollettino ufficiale Acta Apostolicae Sedis. Questa legge è come una Gazzetta ufficiale del diritto statale.

Fonti del diritto canonico

Le principali fonti da cui attinge il diritto canonico sono:

  • Corpus Juris Canonici: È la legge scritta del diritto canonico. Sono norme che hanno la Chiesa come soggetto passivo.
  • Concordati: Sono norme che regolano il rapporto tra la Chiesa e gli Stati.
  • personalizzato: Comportamenti ripetuti e seguiti dalla comunità dei fedeli.
  • Giurisprudenza: Emessa dalle Corti Pontificie.
  • Atti amministrativi.