Philip Kotler è uno dei principali accademici americani nel campo del marketing. È considerato il padre del marketing per i contributi che ha dato in questo settore.
Kotler è riconosciuto per i suoi numerosi contributi concettuali nello studio del marketing (che approfondiremo in seguito), lavorando principalmente come ricercatore e professore universitario.
È stato anche attivo nella sfera privata fornendo consulenza a società molto importanti come IBM, Motorola, Bank of America, McDonald's, Ford, JP Morgan, tra le altre.
Vita di Philip Kotler
Kotler è nato il 27 maggio 1931 a Chicago, nell'Illinois. Ha conseguito il master presso l'Università di Chicago nel 1953 e il dottorato di ricerca in economia presso il Massachusetts Institute of Technology (MIT) nel 1956.
Ma la sua preparazione accademica non è finita qui. Ha anche svolto un lavoro post-dottorato in matematica, all'Università di Harvard, e un altro in scienze comportamentali, all'Università di Chicago.
Nel 1962, Kotler iniziò il suo lavoro come professore, insegnando alla Kellogg School of Management dalla Northwestern University. Così, dal 1988, ricopre la cattedra di marketing internazionale presso tale istituto.
Nel 1967 pubblicò quella che è considerata la bibbia del marketing: "Marketing Management: Analysis, Planning and Control". Successivamente, ha pubblicato altri lavori eccezionali: "Principi di marketing" del 1980 e "Marketing sociale: strategie per cambiare il comportamento pubblico" nel 1989. A questi libri ne sono seguiti altri.
Va notato che, come accennato in precedenza, Kotler si dedicò anche all'attività privata. Così, ha fondato la società di consulenza Kotler Marketing Group (KMG).
Un altro punto forte di Kotler sono i numerosi riconoscimenti che ha ricevuto nel corso della sua carriera. Così, si è distinto nel 1978 con il Paul Converse Award e nel 1995 con l'Irwin-McGraw-Hill Distinguished Marketing Educator Award. Entrambi dall'American Marketing Association (AMA).
Principali contributi di Philip Kotler
Per Philip Kotler è importante che sia l'economia che il marketing si preoccupino del benessere dei consumatori e della società nel suo insieme.
Allo stesso modo, ha incorporato concetti come il marketing sociale, che si riferisce allo sviluppo di uno sforzo che consente l'accettazione di una nuova idea o pratica in una determinata comunità. Questo, al fine di raggiungere un maggiore benessere di quella popolazione.
Un altro concetto importante sviluppato da Kotler è stato il marketing 3.0, il che implica che le aziende devono cercare non solo di soddisfare le esigenze di consumo dei propri clienti, ma di farlo con consapevolezza sociale e ambientale. In tal modo, l'azienda otterrà un maggiore riconoscimento da parte del pubblico.
In questo senso va chiarito che, per Kotler, il marketing 1.0 è quello il cui semplice obiettivo è la vendita. Nel frattempo, il marketing 2.0 mira non solo a finalizzare la transazione, ma a fidelizzare il cliente, comprendendo meglio il suo pubblico per ottenere la differenziazione.