Sottooccupazione - Che cos'è, definizione e concetto

La sottoccupazione, secondo l'Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO), è un fenomeno che si verifica nel mercato del lavoro, dove i lavoratori devono lavorare meno ore, con minore produttività, nonché sottoqualificazione, per evitare la disoccupazione.

La sottoccupazione, quindi, è un fenomeno che ha origine nel mercato del lavoro. Questa è una situazione in cui i lavoratori, per evitare la disoccupazione, devono ridurre la loro produttività, svolgere lavori meno qualificati, nonché lavorare meno ore. Questo fenomeno si verifica quando la domanda di lavoro cambia, o il mercato del lavoro non è in grado di creare occupazione. Questo fa sì che i lavoratori subiscano un deterioramento del loro reddito.

La sottoccupazione, allo stesso modo, è chiamata sottoccupazione.

È importante notare che la sottoccupazione non è la stessa cosa della disoccupazione.

Tipi di sottoccupazione

Tra le tipologie di sottoccupazione si segnalano:

  • sottoccupazione a causa di un impiego inappropriato: si verifica quando il lavoratore desidera cambiare lavoro a causa di un reddito inferiore a quello desiderato o per svolgere professioni per le quali è sovraqualificato.
  • sottoccupazione per mancanza di orario: Avviene quando un dipendente, trovandosi in una situazione di occupazione, esprime il suo desiderio di cambiare lavoro, perché vuole lavorare più ore.

Cause di sottoccupazione

Tra le cause della disoccupazione vi sono le seguenti:

  • Mancanza di programmi e politiche attive per l'occupazione.
  • Alto tasso di disoccupazione.
  • Mancanza di opportunità nel mercato del lavoro.
  • Modello produttivo poco diversificato.
  • Sovraqualificazione in eccesso.

Qual è il tasso di sottoccupazione?

Il tasso di sottoccupazione è il principale indicatore che cerca di misurare quale percentuale di occupati, sul totale degli occupati, si trovi in ​​situazione di sottoccupazione. Questo tasso è responsabile della misurazione della sottoccupazione, visibile e non visibile, di un paese.

Non esiste una metodologia internazionale e uniforme per il calcolo della sottoccupazione. L'eterogenea regolamentazione del lavoro dei diversi paesi impedisce una misurazione omogenea, nella quale si possa estrarre una cifra approssimativa.

In alcuni paesi, per il loro calcolo, si prendono i salari medi, così come una media delle ore lavorate, cercando di identificare quei dipendenti part-time che potrebbero essere assunti a tempo pieno, così come quelli che presentano redditi inferiori alla media. Con questi dati, l'obiettivo è approssimare il livello di sottoccupazione in ciascun paese.

Differenza tra sottoccupazione e disoccupazione

Sebbene i concetti tendano ad essere confusi, dobbiamo sapere che non ci stiamo riferendo alla stessa cosa.

In questo senso, la sottoccupazione è il fenomeno che si verifica quando un lavoratore, pur lavorando, è sottoutilizzato. Cioè, lavorare in un lavoro che non si adatta alle loro capacità, così come al salario richiesto da esso.

Mentre, invece, la disoccupazione è la situazione in cui il lavoratore, per motivi forzati, non è impiegato in alcuna attività. Per questo stesso motivo anche i disoccupati non hanno reddito; qualcosa che non accade nella sottoccupazione.

Esempio di sottoccupazione

Immaginiamo di avere un lavoratore, che lavora 4 ore, per il fatto che il suo capo non vuole assumerlo per più ore. Inoltre, immaginiamo che detto lavoratore sia un ingegnere, mentre svolge la sua attività professionale in una filiera alimentare. Quindi, infine, immaginiamo che questo dipendente, tenuto conto che lo stipendio medio di un ingegnere come lui è di 3.000 dollari, riceve un compenso di 1.500 dollari.

In tutti e tre i casi, anche realizzandone uno solo, questa persona sarebbe sottoccupata.

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