Benelux - Che cos'è, definizione e concetto

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Benelux - Che cos'è, definizione e concetto
Benelux - Che cos'è, definizione e concetto
Anonim

Il Benelux è un'associazione intergovernativa che, in virtù di un trattato doganale ed economico, integra Belgio, Lussemburgo e Paesi Bassi. Deve il suo nome all'acronimo delle prime sillabe dei nomi dei paesi che, in precedenza, formavano l', ormai estinto, Regno Unito dei Paesi Bassi.

Nell'ambito dell'Unione Europea, il Benelux è l'accordo con cui Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo consentono la libera circolazione di beni, servizi e persone. Possibile grazie all'unione doganale e di frontiera. L'accordo è stato concluso nel 1958, nonostante i suoi inizi risalgano ad anni precedenti. Attraverso questo accordo, i tre paesi si accordano per un'unione economica che, in seguito, serva da esempio per la nascita dell'Unione Europea.

Il Benelux è spesso considerato il primo grande accordo economico tra i paesi europei. Un esempio, dunque, per quello che poi avrebbe dato origine all'Unione Europea. Sebbene il trattato sia sempre stato in vigore, ha subito continui cambiamenti e adeguamenti nel suo formato, l'ultimo dei quali nel 2008.

Storia del Benelux

Nel 1944, dopo la seconda guerra mondiale, dopo l'esilio dal Belgio, dal Lussemburgo e dai Paesi Bassi a Londra, i tre paesi firmarono un trattato di unione doganale, attraverso il quale furono eliminate le barriere tariffarie per il commercio, i beni e i servizi. Per dare ai tre paesi il tempo di ricostruire e stabilizzare il paese dopo il periodo tra le due guerre, il trattato è entrato in vigore nel 1948. Un accordo di cooperazione economica tra i tre territori che sarebbe poi servito da esempio per la formazione dell'Unione Europea.

Sebbene l'unione dei tre paesi sia stata costituita nel 1944, l'unione di questi paesi è iniziata dopo la prima guerra mondiale, quando dopo la rottura del legame tra il Lussemburgo con lo Zollverein tedesco. In linea di principio, escludendo i Paesi Bassi, il trattato fu stipulato tra Belgio e Lussemburgo, nel 1921, con il nome di Union Belgo-Luxemburguesa. Questo trattato segnò l'inizio di ciò che avrebbe poi portato all'adesione dei Paesi Bassi e alla formazione definitiva del blocco del Benelux.

Dodici anni dopo la firma del trattato, il blocco comunitario ha rafforzato il proprio quadro di accordi, favorendo un ambiente più favorevole alla cooperazione economica tra i paesi membri. Una cooperazione che ha cercato di rafforzare ulteriormente l'accordo commerciale, stabilendo quello che sarebbe stato il Trattato di Unione economica del Benelux. Un accordo che, allo stesso modo, entrò a far parte della Comunità Economica Europea, con la firma del Trattato di Roma nel 1957.

Un'adesione che, già negli anni precedenti, aveva realizzato con altre aree di integrazione. Nel 1948, dopo la firma, quando entra a far parte dell'Organizzazione europea per la cooperazione economica (OECE) e della NATO. Successivamente, nel 1951, entra a far parte della Comunità Europea del Carbone e dell'Acciaio (CECA). Un accordo che non ha subito ulteriori revisioni fino al 2008. Quando, all'Aia, è stato firmato il Nuovo Trattato del Benelux, per continuare a rafforzare l'accordo e ampliare nuovi sistemi di cooperazione tra i paesi; entrata in vigore nel 2012.

Missione Benelux

In quanto unione per la cooperazione economica, il Benelux ha alcuni obiettivi principali che l'hanno portato a firmare successivi trattati. Tra i suoi obiettivi, quello principale sotto il quale si inquadra l'intero accordo è quello di promuovere la prosperità e il benessere dei cittadini che compongono i paesi membri del trattato.

A sua volta, l'obiettivo è la cooperazione dei tre Paesi nei settori dell'economia, della sicurezza e della sostenibilità. Tra gli altri, un altro degli obiettivi del Benelux, o almeno lo hanno affermato fin dalla sua nascita, è l'utilizzo dell'accordo tra i tre paesi come banco di prova per l'applicazione delle normative dell'Unione Europea, facilitando nuovi ambienti di collaborazione tra i membri del blocco comunitario.

Configurazione Benelux

Al fine di garantire un corretto funzionamento della cooperazione, nonché una difesa degli interessi dei paesi membri, il Benelux istituisce un organo di gestione che cerca di garantire il corretto sviluppo e funzionamento del trattato di cooperazione.

Tra gli organi che governano l'unione economica, possiamo trovare i seguenti:

  • Il Comitato dei ministri del Benelux: il più alto organo decisionale del Benelux, con rappresentanti dei tre paesi.
  • Il Consiglio del Benelux: è incaricato di preparare le relazioni per i ministri. È composto da alti funzionari dei ministeri.
  • Il Segretariato generale del Benelux: sostiene e monitora la cooperazione nelle diverse aree di azione contemplate nell'accordo.
  • Il Consiglio consultivo interparlamentare del Benelux: un gruppo di consiglieri che rafforzano e consigliano diversi governi su questioni relative al trattato.
  • La Corte di giustizia del Benelux: garantisce l'uguaglianza tra i paesi membri. Allo stesso tempo, assicura il rispetto delle regole stabilite negli accordi.