Dumping - Che cos'è, definizione e concetto

Sommario:

Dumping - Che cos'è, definizione e concetto
Dumping - Che cos'è, definizione e concetto
Anonim

Il dumping è la pratica continua di vendere prodotti e servizi al di sotto del loro prezzo di costo.

È un termine anglosassone derivato dal termine "discarica" ​​che significa versare o versare. È usato come sinonimo di vendita al di sotto del prezzo di produzione o del costo di un prodotto con l'obiettivo di far esplodere il mercato e la concorrenza.

Inizialmente, il dumping era legato a una pratica di commercio internazionale (dumping internazionale). Quindi un'esportazione viene spostata in un altro paese sotto costo per cercare di scongiurare la concorrenza locale. Tuttavia, attualmente il dumping si verifica in tutti i campi e mercati, sia internazionali che locali. Sebbene nei mercati locali sia più comunemente noto come prezzi predatori.

Tipi di dumping

Possono esistere diversi tipi di dumping, a seconda dell'origine e della motivazione raggiunta:

  • Sociale: Quando per legge è obbligato ad avere prezzi bassi su alcuni prodotti, come i prodotti di base di sussistenza.
  • Tasso di cambio: Motivato dalle variazioni dei tassi, in modo tale che in alcuni paesi il tasso di cambio fa vendere i prodotti ben al di sotto dei loro concorrenti e dei costi nazionali.
  • Ufficiale: Quando i prodotti hanno sussidi ed esenzioni fiscali per poterli vendere a basso prezzo.
  • Predatore: È propriamente noto come dumping, poiché consiste nel vendere coscienziosamente e manifestamente a prezzi sottocosto per entrare in un mercato o per formalizzare monopoli. Si tratta di causare perdite a breve termine per poter aprire profitti a medio e lungo termine, distruggendo l'industria circostante nel suo percorso.

Sviluppo di pratiche anticoncorrenziali

Il dumping come pratica è sempre esistito. È comune trovare campagne di marketing in cui un prodotto viene regalato o venduto a un prezzo molto inferiore al target. Ma questo viene fatto temporaneamente e apertamente noto. Mentre le pratiche anticoncorrenziali tra le quali si segnala il dumping, queste modalità sono intese come un modo sleale di partecipare e competere in un mercato.

Ben diverso è invece operare in un mercato concorrenziale in cui alcuni degli agenti operano in modo scorretto, contraddicendo la policy e gli accordi commerciali della normativa vigente. In questo senso, sono gli accordi GATT (Accordo Generale sul Commercio e le Tariffe) a livello mondiale che regolano queste pratiche in termini di commercio internazionale (esportazioni e importazioni). Mentre gli stessi Stati e gli accordi di libero scambio sono quelli che regolano e vietano queste pratiche a livello nazionale, impedendo così che un mercato esploda a causa del funzionamento di pratiche anticoncorrenziali.