Patto di stabilità e crescita

Il patto di stabilità e crescita è un insieme di regole attuate nell'Unione europea (UE). Il suo obiettivo è prevenire le conseguenze negative di alcune politiche economiche, principalmente in ambito fiscale.

In generale, le regole di questo patto mirano ad evitare che i bilanci pubblici vadano incontro a disavanzi eccessivi. Inoltre, si intende che il debito pubblico non rappresenti un onere elevato per il Paese.

Obiettivi del Patto di Stabilità e Crescita

Tra gli obiettivi del patto vi sono:

  • I membri dell'UE riconsiderano i propri obiettivi di bilancio a medio termine ogni tre anni. Anche se un governo può farlo più frequentemente se il Paese sta affrontando una riforma strutturale con un grande impatto sulle finanze pubbliche.
  • È stato stabilito un punto di riferimento per la spesa. Secondo questo indicatore, incrementi della spesa pubblica che vadano oltre il tasso di crescita economica potenziale di medio termine del Paese devono coincidere con misure che consentano all'erario di aumentare le entrate.
  • La Commissione europea fornisce consulenza ai governi dell'UE affinché possano raggiungere i loro obiettivi a medio termine.

Storia del patto

Il Patto di stabilità e crescita è composto da una risoluzione del Consiglio europeo (adottata nel 1997) e da due regolamenti del Consiglio, datati 7 luglio 1997. Uno di essi riguardava la vigilanza sui bilanci e l'altro dettagliava l'applicazione di misure deficit.

Questi due regolamenti sono stati modificati nel 2005, dopo le discussioni sulla loro attuazione. Poi, con la crisi economica e finanziaria del 2008, sono emerse carenze che hanno portato a un ripensamento del quadro normativo allora vigente.

Pertanto, l'UE ha rafforzato la sua governance economica attraverso otto regolamenti e un trattato internazionale. Tra questi, spiccano i seguenti:

  • È stato incorporato un sistema di monitoraggio più completo per rilevare problemi come bolle immobiliari o riduzione della competitività nel tempo.
  • È stato concordato un nuovo ciclo di controllo per l'Eurozona con la presentazione, ogni autunno, delle bozze di bilancio dei Paesi alla Commissione europea. Anche se viene fatta un'eccezione per le nazioni che hanno programmi di aggiustamento macroeconomico.
  • È stato firmato il trattato di stabilità, coordinamento e governance del 2012 ("patto di bilancio"), che introduce misure di bilancio più severe rispetto al patto di stabilità e crescita originario.

Inoltre, nel gennaio 2015, la Commissione Europea ha pubblicato le linee guida per l'attuazione delle regole esistenti nell'ambito del Patto di Stabilità e Crescita.

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