La geometria descrittiva è quella branca della geometria che si concentra sulla capacità di rappresentare una figura tridimensionale in uno spazio bidimensionale. In questo modo si cerca di catturare graficamente i solidi, come i poliedri, in un piano.
Questo tipo di geometria cerca di illustrare elementi tridimensionali in un ambiente bidimensionale. Questo, usando la prospettiva, cioè illustrando uno spazio o un oggetto nello stesso modo in cui viene percepito all'occhio.
Allo stesso modo viene utilizzato il concetto di sezione, che è l'intersezione tra un piano e un elemento solido o tridimensionale. Per dirla in altro modo, pensiamo a quando la planimetria di un appartamento include gli elementi che si trovano all'interno della camera da letto. Questi non potrebbero forse essere osservati dall'esistenza di un muro o di una porta, per esempio.
Pensiamo al momento in cui dobbiamo disegnare un qualsiasi oggetto che ci circonda, ad esempio una scatola. Se mostriamo solo una delle sue facce, sarebbe un quadrato, ma l'idea è di mostrare le sue sei facce, come vediamo nell'immagine qui sotto.
L'obiettivo di trasferire una figura tridimensionale su un piano è quello di poter eseguire calcoli matematici che, come spiegheremo più avanti, sono necessari in molte professioni.
Origine della geometria descrittiva
La geometria descrittiva ha le sue origini fin dall'inizio dell'umanità se pensiamo a ciò che ha disegnato nell'arte rupestre.
Tuttavia, uno sviluppo più chiaro di questa materia è stato ottenuto attraverso l'estrazione, quel mestiere che consiste nello scolpire le rocce che verranno utilizzate per la costruzione. Così, chi si dedicava a questo mestiere elaborava disegni complessi (detti stereotomie) per definire come sarebbero state scolpite le pietre che si sarebbero collocate negli incontri tra archi o volte. Questo durante il Medioevo.
Successivamente, nel Rinascimento ci fu un maggiore sviluppo della geometria descrittiva, con figure come Leonardo da Vinci e Filippo Brunelleschi, che avevano bisogno di conoscenze matematiche per realizzare le loro opere.
Degna di nota è anche la pubblicazione nel 1975 di Descriptive Geometry di Gaspard Monge.
Applicazione di geometria descrittiva
La geometria descrittiva ha diverse applicazioni, essendo la base per discipline come l'architettura, l'ingegneria e il rilevamento. Consideriamo, ad esempio, la pianta di una casa i cui spazi hanno ovviamente tre dimensioni.
Altri esempi potrebbero essere il progetto di un'opera infrastrutturale che sta per essere realizzata in città, o la mappa di un museo.
Va anche notato che nel 21° secolo ci sono strumenti digitali che ci permettono di catturare uno spazio o un oggetto tridimensionale su un computer o laptop, proprio usando la geometria descrittiva. E questi programmi sono utili per le materie precedentemente menzionate.