Conto cointestato - Cos'è, definizione e concetto

Sommario:

Anonim

Un conto cointestato o cointestato è quello che si origina quando ci sono due o più titolari che possono operare con esso con il permesso del resto.

La cotitolarità deriva dalla necessità di avere il consenso di tutti i portatori per l'effettuazione delle operazioni, per cui vengono classificate come cointestazioni o cointestazioni. Vengono solitamente utilizzati quando si verificano casi di interesse comune come, ad esempio:

  • In una società in cui non esistono deleghe che possono decidere liberamente e in autonomia.
  • Quando ci sono casi di eredità in cui ci sono più eredi.
  • Quelle circostanze in cui la legge indica che è necessaria l'approvazione di tutti gli iscritti.

Eccezione e requisiti

Inoltre, in alcuni casi, le entità finanziarie consentono a qualsiasi titolare di operare in proprio ed eseguire operazioni senza la necessità che altri sottoscrivono. Capiscono che questi account sono costituiti da persone che si fidano l'una dell'altra. In questo caso il conto deve essere denominato con i nomi di tutti i titolari e la congiunzione "o" al posto di "e". In tal modo si precisa che qualsiasi persona iscritta nel conto ha il potere di operare senza necessità di autorizzazione da parte del resto, nel qual caso si parla di conti indistinti o cointestati.

In un conto cointestato, oltre che in quelli indistinti, può essere indicata anche la figura di autorizzato. Sulla base di tale cifra viene data facoltà ad una o più persone di compiere operazioni senza intaccare la loro proprietà, per cui i soggetti autorizzati non rispondono dei debiti o dei beni detenuti dal conto.

Generalmente, i conti cointestati si verificano in situazioni in cui i titolari godono di fiducia reciproca tra loro, poiché sebbene per operare sia necessaria la firma del resto, in caso di discrepanze, i servizi sinistri possono congelare e bloccare il conto. risolto, e la possibilità di eseguire l'operazione può essere ritardata nel tempo.