Atto unico europeo - Che cos'è, definizione e concetto

Firmato nel 1986, l'Atto unico europeo è un trattato europeo entrato in vigore nel 1987. Questo trattato ha posto le basi di quella che sarebbe poi diventata l'Unione europea.

Facendo un ulteriore passo verso l'integrazione economica, i paesi membri dell'allora Comunità Economica Europea decisero di approfondire la libera circolazione di beni, servizi, capitali e persone. È qui che doveva entrare in gioco l'Atto unico europeo.

Non solo sono stati compiuti progressi nel mercato interno e nella libertà di circolazione, ma ha anche conferito maggiore potere politico ed economico alle istituzioni europee.

Obiettivi dell'Atto unico europeo

Se analizziamo gli obiettivi dell'Atto unico europeo, vedremo che sono molto ampi. In questo senso, hanno comportato importanti cambiamenti rispetto al modo in cui sono state prese le decisioni nelle istituzioni europee, stabilendo al tempo stesso i poteri della Commissione europea e specificando quali dovevano essere le funzioni del Parlamento europeo.

Anche il ruolo dell'Europa nel mondo non è stato trascurato. È stata quindi stabilita una politica estera e di sicurezza comune, il tutto al fine di mantenere una posizione coerente e più forte a livello mondiale.

Cambiamenti istituzionali

Abbiamo già detto in precedenza che ci sono stati cambiamenti nei meccanismi decisionali. Pertanto, concedendo maggiore flessibilità, il Consiglio non doveva più raggiungere un accordo unanime, poiché era sufficiente per raggiungere la maggioranza qualificata.

Grazie alla maggioranza qualificata è stato più facile progredire nell'integrazione economica, facendo grandi passi avanti sulle questioni del mercato interno. In effetti, il raggiungimento di accordi unanimi era solo una condizione necessaria in aspetti come la tassazione o la libertà di circolazione dei cittadini.

Un altro aspetto da evidenziare è che, grazie all'Atto unico europeo, il Consiglio europeo viene riconosciuto per la prima volta come istituzione. In questo modo è stato conferito carattere ufficiale agli incontri in cui i leader europei hanno affrontato le principali questioni politiche ed economiche europee. Tuttavia, bisognerebbe attendere il Trattato di Maastricht del 1992, in cui le funzioni del Consiglio europeo erano chiaramente specificate.

Il Parlamento europeo, in quanto istituzione che rappresenta i cittadini europei, ha acquisito un peso maggiore, dandogli la possibilità di legif.webperare insieme al Consiglio.

Se il potere legislativo veniva lasciato nelle mani del Consiglio e del Parlamento, la Commissione europea diventava l'organo che aveva la responsabilità di far rispettare le leggi approvate in Europa.

Non solo sono stati compiuti progressi in materia istituzionale, ma si sono approfonditi anche in materia giudiziaria. In questo modo è stato creato il Tribunale di primo grado, incaricato di esaminare i ricorsi proposti da paesi, privati, aziende, funzionari europei e anche i ricorsi relativi alla proprietà intellettuale.

Questioni sociali ed economiche

Oltre agli importanti progressi nell'arena politica, sono avvenuti anche importanti accordi economici e sociali. Si è quindi deciso di attuare una serie di misure che consentissero di approfondire il mercato comune, eliminando gli ostacoli alla libera circolazione delle persone, delle merci, dei servizi e dei capitali.

In cammino verso l'unione monetaria, l'Europa si preparava a stabilire una politica monetaria comune. Grazie all'Atto unico europeo sono state poste le basi per una futura Unione economica e monetaria.

La cooperazione europea era un processo che richiedeva un coordinamento, per questo, dall'Atto unico europeo, sono stati promossi altri aspetti oltre a quelli economici. Per questo motivo sono stati affrontati a livello europeo i diritti del lavoro, la salute, i problemi ambientali e le aree così necessarie per il progresso come la ricerca e la tecnologia.

Cercando di ridurre le differenze tra i diversi paesi, ha optato per la cosiddetta coesione economica e sociale. Si trattava di lavorare per ridurre le differenze nel livello di sviluppo tra i diversi Stati membri ei loro cittadini.