Utile contabile - Che cos'è, definizione e concetto

Sommario:

Anonim

L'utile contabile è il risultato della differenza tra il reddito della società derivante dalle sue vendite e prestazioni di servizi e le spese sostenute per realizzare le vendite durante un anno di esercizio.

Il profitto contabile è semplicemente il profitto riflesso nella contabilità. Nello specifico, l'utile contabile compare nel conto economico, noto anche come conto profitti e perdite. Tale importo è calcolato secondo la normativa contabile cui la società aderisce. Pertanto, a seconda della normativa applicata, l'utile contabile della stessa società potrebbe differire.

Tenendo presente quanto sopra, dobbiamo sottolineare che alla fine il profitto contabile è ciò che un'azienda guadagna meno di ciò che spende. In quello che inserisci sono principalmente le vendite o la fornitura di servizi, mentre in quello che spendi possiamo trovare i costi associati a quelle vendite (stipendi, ingressi, locazioni).

Insomma, non si può mai affermare che il risultato di un'impresa sia una cifra certa e oggettiva, ma va messo in relazione ai criteri applicati, affinché sia ​​una cifra significativa.

Come si calcola l'utile contabile?

La formula del profitto contabile è:

Utile contabile = Entrate - Uscite

La formula è molto semplice. Certo, come abbiamo già detto, l'importante è sapere cosa conta come entrata e cosa conta come spesa, secondo le normative vigenti. Questa regolamentazione dipenderà non solo dal paese, ma anche dal tipo di azienda.

Differenze tra contabilità e profitto economico

L'utile contabile è definito come la differenza tra entrate e uscite in un periodo, mentre l'utile economico è determinato dalla differenza tra il valore economico del patrimonio netto tra due periodi.

Possiamo quindi definire entrambi i benefici:

Profitto economico = Patrimonio netto (periodo X) - Patrimonio netto (periodo X-1)
Utile contabile = Entrate - spese

In questo modo si può dire che l'utile contabile è associato alla differenza tra ricavi e costi di una società secondo le regole del Piano Generale di Contabilità con i suoi principi generalmente accettati, ma questi risultati possono essere alterati. Ad esempio si possono fare accantonamenti eccessivi in ​​modo che il profitto non sia così alto, si può ritardare un'entrata o una spesa, simulare vendite con altre società per gonfiare il conto economico. Tuttavia, il beneficio economico è legato agli incassi e ai pagamenti.